ALICE E LE ALTRE FESTIVAL

ALICE E LE ALTRE,
il festival delle scrittrici, registe, poete
Mondi senza confini, ritratti, femminismi
settima edizione
giovedì 20 e venerdì 21 ottobre 2022
Nasca Teatri di Terra,
via Siracusa 28, Lecce
giovedì, 20 ottobre 2022
SOGNI
ore 18,30
saluti Simona Cleopazzo, Paola Manno, Simona De Carlo
dalle ore 18,45
proiezioni
LOSE YOURSELF di Giulia Zennaro
10:32 min
Italia, Genere fiction
Rose è una giovane attivista che ha sempre creduto negli ideali di giustizia e uguaglianza trasmessi dai suoi genitori, figli del ’68. Oggi si occupa di rifugiati. Una notte le sue certezze vacillano: accetterà il passaggio in auto da due ragazzi africani che si propongono di accompagnarla a casa?
WONDERS di Shaked Katsir
7:00 min
Israele, fiction
In lingua, sottotitoli in inglese
Il piccolo Noam vive in un mondo segreto. Scoprirà che non è la sola a vivere lì. FICTION
a seguire
spazio letteratura
Cristina Carlà racconta
Alice Munro: “Casalinga trova il tempo di scrivere racconti”.
30:00 min
a seguire
proiezioni
LA CONFESSIONE di Benedicta Boccoli
15:00 min
Italia, fiction
Una giovane ragazza decide di confessare a un prete di fiducia un importante segreto. Il prete non le crede.
MARIA ROSE di Antonella Barbera e Fabio Leone
2:56 min
Italia, fiction
Il ritratto di una bambina felice e libera, capace di restare affascinata dalle meraviglie della natura.
DIALOGUE di Hamideh Javadi
1:00 min
UK, fiction
in lingua originale
Dialogue è un film concettuale sull’abilità umana di scambiarsi le energie.
AZUL di Sofia Siller
9:32 min
Messico, documentario
in lingua, sottotitoli in inglese
Azul è un film autobiografico che racconta la vita di Sofía Siller, promettente ballerina la cui carriera è stata stroncata da un incidente.
9/03/2020 di Danae Bulfone, Elisa Selli
8:00 min
Italia, animazione
Film collettivo che, attraverso lo sguardo curioso di 33 donne, racconta sentimenti ed emozioni.
a seguire
spazio letteratura
Teresa Musca racconta Brunella Gasperini: “Non rompetemi il filo: viaggio intorno alla scrittura e alle relazioni”.
30:00 min
venerdì 21 ottobre ‘22
LIBERTA’
18,30 saluti
Dalle 18,45
Proiezioni
CAMINA CON MIGO Studentesse e studenti della scuola primaria Serrerìa di Valencia
3:39 min
Spagna, documentario
in lingua, sottotitoli in inglese
Quando nasciamo, veniamo etichettati e separati. Ma se camminiamo insieme, sarà più facile scegliere la nostra strada.
REPORTER SUSPENDED di Salam Yahya, Sanabel Al-Hoot, Renad Nasser
4:45
Palestina, documentario
in lingua, sottotitoli in inglese
Un bambino di dodici anni aspira a diventare un giornalista. Ruba il telefono della madre per girare un reportage. Il racconto della tragica situazione in Palestina attraverso gli occhi di un adolescente.
I STILL CAN’T MAKE IT di Elena Bursztein
1:33
Argentina, animazione
In lingua, sottotitoli in inglese
L’autrice racconta il suo rapporto con la malattia autoimmune cronica diagnosticatale all’età di 21 anni.
Anteprima sezione Armenia
The HEIRESS di Evelina Barsegian
28:00 min
«The Heiress» è una commedia sugli aborti di genere in Armenia. Il matriarcato regna in Armenia. L'obbediente genero Arayik vuole che sua moglie incinta mantenga il loro secondo figlio non ancora nato: un maschio. Ma la moglie e la suocera si preparano all'aborto, perché hanno bisogno di una ragazza che continui il suo clan. Per il bene di suo figlio, Arayik dovrà violare tutte le leggi sul comportamento maschile adottate nell'Armenia matriarcale.
a seguire
Spazio Letteratura
Elisabetta Liguori racconta Annie Ernaux: “La scrittura come autoritratto”.
30:00 min
a seguire
Proiezioni sezione Armenia
WE ARE THE COLOUR OF OUR EARTH di Mariam Ohanyan
26:39 min
in lingua, sottotitoli in inglese
Il documentario raccoglie le testimonianze di tre donne che hanno combattuto durante la prima guerra in Karabakh.
MARVELOUS di Lusine Zakaryan
4:30 min
Un dialogo tra una madre e la giovane figlia sul delicato passaggio all’età adulta
VERA di Anie Grigorian
13:42 min
Vera è la storia di una giovane orfana che fa tesoro della sua libertà.
a seguire
Spazio Letteratura
Serena Gatto racconta Alicia Giménez Bartlett: “Essere donna attraversando l'oscurità”.
Info:
392.1995892

20 agosto /// un incontro con le prose minime di Roberta e Simona

Giovedì 20 agosto/H20.30
Conosco una madre di Roberta Di Seclì
150+1 di Simona Cleopazzo e
Biblioteca Comunale – Via Sant’Angelo – Gallipoli

La poesia di Roberta è fatta di quotidiano. Ha la freschezza delle gocce di pioggia, il profumo del pane, il colore della terra, ma soprattutto il canto del mare. Ma è una semplicità solo apparente, la sua, perché ogni piccolo verso ci riporta a un pensiero più grande. Uno sguardo di madre che diventa nostro grazie al miracolo della parola condivisa, uno sguardo consapevole della immensa natura. È una poesia femminista, intesa come desiderio. È una poesia corale, perché grazie a lei parlano tutte le donne della sua vita: madri, sorelle, nonne, amiche. È una poesia che nasce dalla terra del sud, sempre radice e sempre verità.

Nella poesia di Simona amore e scrittura perdono i confini e si mescolano. L’amore per chi che ha perso il volto nelle pagine degli appunti dei taccuini. L’amore per la scrittura che da amore impossibile diventa finalmente a passione quotidiana e legittima. Amore e scrittura sono legate indissolubilmente alle discipline che dettano il nostro percorso di ricerca di esseri umani: matematica, fisica, letteratura, chimica, scienze.

informazioni

3921995892

 


Riscrivere a matita /// Serena Gatto

Ho comprato un quaderno ad anelli.
Ha una copertina rossa lucida, e le pagine a quadretti intervallate da separatori di cartoncino di tutti i colori.
L’arancione per la parte dedicata al calendario delle presentazioni e degli eventi. Giallo, azzurro e diverse gradazioni di verde per le sezioni dei singoli autori. Rosso amaranto per le riunioni e azzurro scuro per le cose da fare.
Guardandolo, ritorno ai primi giorni di scuola della mia infanzia, quando lo zaino era pieno di quaderni puliti, penne completamente cariche, gomme e temperamatite nuovissimi. Quando il bello doveva ancora arrivare, tutto era ancora da costruire e da inventare. Così mi sento io, quando penso al nostro progetto editoriale, piccolo, coraggioso, forse visionario, ma fonte inesauribile, per noi, di meraviglia.
Sì, sì, lo so benissimo che chi lavora nelle grandi case editrici sarebbe sconvolto da questo mio strumento di programmazione, come possiamo definirlo, un po’ artigianale? Loro – e quando scrivo loro immagino enormi scrivanie lucide dietro grandi vetrate, donne e uomini eleganti e indaffarati, con telefono appiccicato all’orecchio - avranno software sofisticati, fogli Excel e tutte le meraviglie tecnologiche che rendono il lavoro più facile e veloce e fanno risparmiare tempo.
Ma noi siamo diverse. Innanzitutto nel modo di vivere il tempo. Dobbiamo andare più veloci per fare cosa, per arrivare dove? Andiamo piano, invece. E così io provo un sottile piacere nell’intestare ogni foglio a un mese, nel riportare con calma e pazienza, in ogni quadratino, data e giorno della settimana. La mia adorata penna Bic Cristal scorre fluida sul foglio, traccia segni che sono già progetti, momenti futuri da immaginare.
All’inizio le pagine sono bianche, i quadratini accanto alla data attendono pazienti il loro momento di essere riempiti di nomi, orari, luoghi.
La pagina di marzo è già piena. Guardandola sento, come sempre, un po’ di affanno misto ad allegria. Ce la faremo a star dietro a tutto? Certo che ce la facciamo, è la passione il nostro carburante, è l’infinita bellezza di toccare i libri, annusarli, incontrare persone, stringere mani, scambiare abbracci e sorrisi.
Ma all’improvviso è arrivato lui, il mostro, ad allungare i suoi artigli verso il mio quaderno ad anelli. Notizie dei primi contagi, mascherine e amuchina, tamponi e tute bianche da film di fantascienza distopico.
Numeri, numeri, numeri. Persone positive, persone negative, ammalati, guariti, morti. È un’influenza, no non è solo un’influenza, lavatevi le mani, starnutite nel gomito, fate le scorte che qui finirà tutto il cibo.
Ottimismo, pessimismo, ansia, speranza.
Non volevamo rassegnarci all’inizio. Dai, incontriamoci stando a un metro di distanza, almeno per vederci, cosa vuoi che possa accadere. Ma le presentazioni? No, la gente non verrà, hanno paura, rinviamo? Ci proviamo lo stesso? No, rinviamo, cancella la data.
Poi arriva il momento in cui non abbiamo più scelta. Tutte in casa, separate, a ringraziare il cielo per l’esistenza delle tecnologie che ci permettono almeno di vederci e sentirci. Anche se non di abbracciarci, e questo fa male come una ferita immersa nell’acqua salata.
E così la pagina di marzo del mio quaderno ha iniziato a riempirsi di scarabocchi neri come nuvole di temporale disegnate dai bambini. Mi fanno troppa tristezza, strappo la pagina, riscrivo a matita solo le date di aprile e maggio. Il mostro sta cambiando le vite di tutti, ma la nostra di più, perché la relazione, quella non virtuale, è il fulcro del nostro essere e del nostro modo di lavorare.
E allora bisogna ripensare anche il modo di stare al mondo, come singole persone e come gruppo, in questo tempo sospeso. Concentrarci su quello che possiamo fare ora. Leggere, scrivere, progettare con la consapevolezza dell’incerto. La vita era un’incognita anche prima, dite? Sì, ma ora lo sentiamo di più.
E allora riscriviamo a matita tutti i nostri progetti, non solo quelli relativi ai nostri libri, ma a tutta la nostra esistenza.
E che ognuno di noi scriva nel suo quaderno ad anelli, reale o immaginario, solo i desideri davvero importanti, ma a matita, come me adesso, consapevole che una gomma qualsiasi, che si chiami Covid19 o sia un altro scherzo del destino, potrà cancellarli.

Serena Gatto

fonte Il Corriere della Sera


Animula / sab 15 febbr / la luna in cortile / Le

Presentazione Animula
sab 15 febbr / la luna in cortile / Le

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Grazie a Mercedes continueremo
la lettura di questo libro.
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saremo in un luogo bellissimo.