IL PRIMO LIBRO DE I LIBRANTI
Matteo, il protagonista vive una vita piena di storie, che non sono quelle dei tanti libri che riempiono la sua stanza, ma sono le storie della gente della sua città, che lui osserva seduto su una panchina, nascosto dietro le pagine di un libro. Un racconto che prende vita dalla penna di nove autori, legati dal filo invisibile della passione per la lettura e per la scrittura. I Libranti è composto da: Antonietta Argentiero, Silvia Cazzato, Tony Donno, Valentina Felino, Andrea Fiorucci, Serena Gatto, Laura Marra, Fabio Negro, Patrizia Palumbo.
Libranti
Tra le pagine l'incontro
aprile 2022
collana Taccuini e altre cose | 5
illustrazione Valeria Puzzovio
Collettiva edizioni indipendenti
prezzo 14,00
qui il link per acquistarlo on line
https://py.pl/1YL2fG
Ogni giorno / 8 marzo
LIBERE, MOSTRA D'ARTE DI LAURA SCALERA
SCAPPARE, ATTACCARE O NASCONDERSI DI STEFANIA RUGGIERI
Senza trama, si muovono figure fragili e impotenti, con le loro disabilità accertate o no,
svelano inconsapevolmente le proprie ritualità attraverso esperienze vissute
in una dimensione sociale che il più delle volte non dà scampo. Francesco,
Elisa, Noemi, Giulia, Marta, Martina, Virginia e la loro professore' nella quotidianità tra insofferenza e passione.
Stefania Ruggieri (1963), meridionale di Puglia. Una laurea in Economia
con esperienza lavorativa nei settori acciaio e moda. Insegnante.
Ha pubblicato libri di poesia. Della stessa autrice Ogni possibile preghiera 2020.
Alcune sue poesie sono apparse su Nuovi argomenti.
Stefania Ruggieri
Scappare, attaccare, nascondersi
dicembre 2021
collana Prose Minime | 6
nota | Silvia Cazzato
Collettiva edizioni indipendenti
prezzo 14,00
ISBN 9788894647389
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AMORI IN COTTURA DI LOREDANA DE VITIS
acquista: https://py.pl/8iw8ivHSqcy
18 STORIE DI CIBO E SENTIMENTI LONTANE DA OGNI STEREOTIPO
Diciotto racconti che mescolano sentimenti e ricette, tratti da storie vere di donne e uomini, padri e madri, figli, figlie, zii, zie e nonne, ispirati da ricordi legati a ricette d’antipasti, primi, secondi, contorni e dolci succulenti. Alcuni dei titoli ne danno un assaggio immediato, dai teneri “la pastina della mamma” e “verdure gratinate al profumo di zie”, passando per i più adulti “tartine fredde bididibodidibù” o “fermati a cena faccio pasta alla norma”, fino ai più espliciti “sformato di macinato [come in un letto speziato]”, “pupilli in frittura [per quello che dura]” e “litigio al pan di spagna”.
Il cibo, crudo o cotto, dolce o salato, semplice o elaborato, conosciuto o ricercato, è quindi il filo rosso che tiene assieme i racconti di questo libro, “o forse la frusta che li mescola tutti”, scrive l’autrice Loredana De Vitis nella sua raccolta “amori in cottura”. Il libro vincitore nel 2015 del concorso nazionale “il mio esordio” torna in libreria in edizione “definitiva”: ampliata, completamente illustrata da Roberta Ranieri, per Collettiva edizioni indipendenti.
Si parla d’amori passati, presenti o futuri, possibili o impossibili, sensuali, familiari, filiali. Superano i confini del genere, della geografia, dell’anagrafe, della cultura, della consuetudine, della vita e della morte. “Se vi piace il per sempre qualcosa troverete”, scherza l’autrice, “ma non è raccontato come il migliore dei finali possibili. Il lieto fine è nella consapevolezza d’aver vissuto intensamente, per quello che si è voluto creduto sperato odiato o amato. Per quel che è durato”.
“Nell’universo dei maestri di cucina e del milione di diete più una, del benessere a tutti i costi e delle barrette sostitutive, dei coppapasta dei sac à poche e delle forme in silicone, delle palestre per smaltire e degli intrugli detox, dei surgelati dei precotti e degli infernali robot con infinite combinazioni di tasti e velocitaà”, scrive ancora l’autrice nella premessa, “queste storie vogliono essere un inno al piacere di assaggiare, di gustare, di saziarsi, di creare o d’arrangiarsi, d’esprimersi ai fornelli essendo se stesse e se stessi... alla faccia di tutto il resto”.
Loredana De Vitis, scrittora, ha pubblicato con Collettiva edizioni indipendenti anche “il posto di dio” (2021).
Loredana De Vitis
amori in cottura
collana Orlando | 2
Collettiva edizioni indipendenti
prezzo 18 euro
pagine 96
ISBN 9788894647396
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Dal 6 dicembre 2021 online su collettivaedizioni.com e nelle librerie indipendenti
DIARIO POST MORTEM DI ROBERTA CLEOPAZZO
Roberta Cleopazzo
Diario post mortem
novembre 2021
collana Taccuini e altre cose | 4
Collettiva edizioni indipendenti
prezzo 14,00
pagine 92
ISBN 9788894647327
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Un diario scritto a ritmo di musica, ricco di riferimenti letterari, pittorici, fisici; non un libro da leggere soltanto quindi, ma anche da guardare e ascoltare. Assaporare. DIARIO POST MORTEM parte dalla morte per arrivare alla vita mescolando appunti, disegni, desideri e riflessioni. È un inno di rinascita, uno stimolo a rialzarsi e ripartire. E voi, siete mai morti?
Roberta Cleopazzo, Lecce 1976. Dopo gli studi al liceo artistico, studia DAMS Arte a Bologna. Lavora come graphic designer, nel tempo libero è dj (con lo pseudonimo di Rebecca Wilson), studia teatro, collabora con collettivi organizzando festival dedicati alle arti digitali e alla musica elettronica.
GRADI DI SEPARAZIONE DI TERESA MUSCA
Teresa Musca
Gradi di separazione
ottobre 2021
collana Taccuini e altre cose | 3
Collettiva edizioni indipendenti
prezzo 14,00
pagine 142
ISBN 9788894647310
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La separazione, la perdita, l’abbandono
sono esperienze che abbiamo e ci hanno
attraversato, che ci hanno cambiato, ci
hanno segnato come rughe, cicatrici o
crepe. L'autrice ha provato a dare voce a
ventidue donne diverse che volevano
raccontarsi con urgenza, pudore,
sfacciataggine, verità. In nessuna di loro, o
forse in tutte, c'è anche lei.
Teresa Musca (Galatone 1960) è nata,
vive e lavora nello stesso paese, a cui è
legata da profonde radici affettive e
culturali. Maestra da trent’anni, insegna
Inglese nella scuola Primaria. Ha lavorato
nella redazione de Il Giornale di Galatone e
della rivista A Levante.
LE PAROLE, IL MONDO
iscrizioni fino al 17 settembre.
tenuti da Simona Cleopazzo ed Elisabetta Liguori.
la scrittura esistenzialistica dal sé, scopriremo assieme cosa è una buona storia.
un incontro settimanale di tre ore la domenica o il mercoledì
(oppure puoi chiedere un percorso personalizzato).
“IL POSTO DI DIO” / IL NUOVO LIBRO DI LOREDANA DE VITIS
“IL POSTO DI DIO” DI LOREDANA DE VITIS
DAL 25 APRILE NELLE LIBRERIE INDIPENDENTI
Loredana De Vitis torna in libreria con una collana tutta per sé, “Orlando”, ideata e curata in collaborazione con Collettiva edizioni indipendenti, e un nuovo romanzo: “il posto di dio”. Copertina e illustrazioni interne di Fabiola Berton.
Lecce, fine anni Ottanta. Per Marta è tempo di cresima e di dubbi esistenziali. Mentre ne parla con la sua amica Lucia durante le prove del coro nella parrocchia di San Paolo, una vecchia statua di Gesù crocifisso perde un piede. È un segno? Marta se lo chiede osservando la giostra di eventi che, da quel momento, comincia il suo giro. Ci salgono le persone che le sono più vicine: la zia Roberta, con cui è cresciuta fin da piccolissima, orfana dei suoi; la vicina di casa Olga, che vorrebbe come madrina, e il marito Giuseppe; il suo ragazzo Riccardo, principale causa di quei dubbi; assieme a una piccola folla di altri personaggi che s’affacciano man mano nella storia. Tra bugie, sotterfugi, confessioni ed epifanie, Marta troverà la strada prima di tutto per non tradire se stessa. La storia narrata ne “il posto di dio” è ambientata in una città ispirata a un sud e a una Lecce insoliti, fuori da ogni stereotipo, né turistici né noir, ma popolati da persone normali. Ci vuole un gran coraggio per descrivere la normalità, e l’autrice lo fa con la sua penna pungente e ironica e con la sua voce sempre riconoscibile. “Il posto di dio” coincide con il viaggio esistenziale di Marta, la protagonista, una giovane donna e un avamposto per scoprire con occhi nuovi ambientazioni, dettagli, dinamiche sociali. Attraverso Marta, l’autrice racconta donne che parlano il linguaggio diretto della normalità, nominandola senza finzione: pene, verginità, aborto. E uomini alle prese con le proprie debolezze e pulsioni, nominate senza vergogna: l’inutilità del celibato sacerdotale, il sapore del sesso di una donna. Su tutto e tutti vibra luminosa l’autentica registrazione di ciò che accade ogni giorno sotto i nostri occhi.
Con “il posto di dio” Collettiva inaugura la collana “Orlando” che, tributo a Virginia Woolf, si propone di pubblicare libri che hanno la libertà come presupposto, l’ironia come metodo, la leggerezza come bandiera.
Loredana De Vitis è nata a Lecce, dove vive tutt’ora, nel 1978. Laureata in Filosofia, giornalista, lavora all’Università del Salento. Ha vinto nel 2011 Subway Letteratura con il racconto “rossella e andrea. e Rossella e Andrea”, confluito nella raccolta “Storie d’amore inventato” (20090 editore); nel 2012 e nel 2015 ha vinto il premio letterario “Il mio esordio”, rispettivamente con il romanzo “Tanto già lo sapevo” (premio attribuito dalla Scuola Holden) e la raccolta di racconti “Amori in cottura. 15 ricette per quello che dura” (miglior libro di racconti). Femminista e ambientalista, amante del cibo buono e “giusto”, ha ideato “io sono bellissima”, un progetto che propone un percorso di discussione degli stereotipi della bellezza femminile, a partire da sé. Condivide felicemente casa e sogni con la sua famiglia umano-felina. Blog personale: www.loredanadevitis.it
per prenotarlo scrivi una mail a: associazionecollettiva@gmail.com
Le conversazioni femministe / Simona Cleopazzo
"Mai come in questo momento il femminismo è necessario". Ma cosa significa essere femministe oggi? La mia idea di femminismo è questa: innanzitutto è necessario essere più radicate non solo radicali, dobbiamo trovare il modo per incidere nella vita concreta delle donne, agendo nel nostro contesto geografico. (Noi, di Collettiva, ad esempio abbiamo scelto di pubblicare libri necessari di donne e persone femministe). Ripartire dal contesto in piccoli gruppi di cambiamento sociale, ognuno nel proprio ambito con un piccolo cambiamento. Ho sempre considerato rivoluzionarie le donne africane, che vanno in giro, di villaggio in villaggio, a parlare di educazione sessuale, a distribuire preservativi, a bloccare le mutilazioni genitali femminili. Prendiamo spunto da loro. In secondo luogo è necessario essere inclusive, non più separatiste, il femminismo oggi è un'opportunità di crescita per tutte e tutti. Inoltre il femminismo che mi piace è quello trasversale, senza distinzione di sesso, di classe sociale, di razza, di cultura e di età. Poi vorrei essere una femminista ecologica cioè vorrei abbracciare la lotta ecologista e animalista (cerco di fare piccole azioni ogni giorno, ma questo non basta). Molte amiche mi hanno chiesto: sì, okay, ma come si fa? Sollecitata da questa domanda, ho immaginato e poi proposto nelle case di amiche e conoscenti questo percorso di conversazione (al posto delle dimostrazioni di oggetti commerciali, dal robot da cucina ai cosmetici). Ho dato un titolo: "Dalla stanza tutta per sé al mondo, 10 passi per il cambiamento grazie alla lettura, alla scrittura e alle pratiche condivise".
Primo passo: crearsi una stanza tutta per sé, perché nella stanza che si crea il pensiero. Come ci dice Virginia Woolf (1000 penne ci aspettano se avremo il coraggio di distruggere le tremende ali). Secondo passo: essere nel mondo, comprendere il mondo per cambiarlo. Come ci dice Simone De Beauvoir: dobbiamo imparare a conoscere il nostro tempo a criticarlo e a spezzare le catene .Terzo passo: scegliere le parole giuste per dire ciò che dobbiamo dire, ce lo dice ce lo insegna Luce Irigaray (le parole che abbiamo detto scritto sinora sono le parole degli uomini). Quarto passo: scrivere il nostro manifesto, le idee devono essere scritte e soprattutto condivise (ciò che viene scritto è più importante di ciò che viene detto, Doris Lessing ce lo insegna). Quinto passo: farci estranee alla politica degli uomini e di nuovo rileggere "Le tre ghinee" di Virginia Woolf. Sesto passo: creare la nuova consapevolezza, rileggiamo "Sputiamo su Hegel" di Carla Lonzi, la consapevolezza è indipendenza. Settimo passo: abbandonare la casa, il luogo dell' assoggettamento. La casalinga felice non esiste, dice Betty Friedan ne "La mistica della femminilità"" e ancora Angela Davis ci dice la casa è la mia gabbia". Ottavo passo: abbracciare un tema e agire! Diventare attiviste. Nono passo: desiderare la felicità per per tutte e tutti. Per esempio alzare la voce per dare voce a chi non ce l'ha, questo ce lo ha dimostrato Malala. Decimo passo: tessere la tela della sorellanza, il patto sociale. Kate Millet ha parlato di sisterhood, proprio così, l'unione tra donne al di là di qualsiasi differenza.